Italiani ed europei sono davvero ostili alle biotecnologie? Quanto hanno contribuito i media a marcare la contrapposizione tra biotecnologie biomediche e agroalimentari? Come è possibile in questi campi integrare competenze scientifiche e partecipazione pubblica?
Le biotecnologie sono un caso emblematico delle trasformazioni recenti – e per certi versi travolgenti – che hanno investito la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica nelle società contemporanee.
Con contributi di sociologi, psicologi sociali, biologi e studiosi del diritto, Cellule e cittadini analizza il dibattito sulle biotecnologie ricostruendo da un lato gli orientamenti dell’opinione pubblica e l’atteggiamento dei media, e ripercorrendo dall’altro la storia della legislazione e le esperienze di coinvolgimento del pubblico nei processi decisionali.
Mettendo in discussione stereotipi ancora radicati, gli autori approfondiscono le ragioni del senso comune e della sua presunta diffidenza, indicando la partecipazione dei cittadini come uno dei principali terreni di sfida per la scienza e la democrazia.
Autori
Massimiano Bucchi insegna Sociologia della Scienza all’Università di Trento. Tra le sue pubblicazioni: La scienza in pubblico (McGraw-Hill), Scienza e Società (Il Mulino), Scegliere il mondo che vogliamo (Il Mulino) e numerosi saggi in riviste internazionali quali Nature e Science.
Federico Neresini insegna Metodologia e Tecniche della ricerca sociale e Sociologia della Scienza all’Università di Padova. Oltre al volume curato con Massimiano Bucchi Sociologia della Salute (Carocci) ha pubblicato numerosi saggi su riviste italiane e internazionali, tra cui Nature e Science.
Contributi di: Valeria Arzenton, Martin Bauer, Andrea Lorenzet, Giuseppe Pellegrini, Mariachiara Tallacchini, Giuseppe Testa, Brian Wynne.