Quando Bruce Springsteen, con la cassetta di Nebraska nella tasca dei blue jeans uscì da quella fattoria, a Colts Necks (bollicine di umidità sulle assi di legno verniciate di bianco, nitriti di cavalli nella bruma, in lontananza), aveva trentatré anni e stava ancora cercando sé stesso. Forse non del tutto consapevolmente, aveva fissato su nastro la consistenza tremolante di alcuni suoi fantasmi.
Diventeranno, col tempo, dieci spettri che con il rumore delle loro catene, raggelandolo, vireranno a nero il candido Sogno Americano.
La casa di mio padre
risplende luminosa,
è come un faro che mi chiama nella notte,
mi chiama e mi chiama ancora, così fredda e isolata,
splendendo al di là di questa buia strada
dove i nostri peccati giacciono impuniti.
Leonardo Colombati è nato a Roma nel 1970. Ha pubblicato i romanzi Perceber (Sironi 2005; Fandango 2010), Rio (Rizzoli 2007) e Il re (Mondadori 2009).
È redattore della rivista letteraria «Nuovi Argomenti» e collabora a «Vanity Fair», per il quale ha intervistato in esclusiva Bruce Springsteen. è autore di Come un killer sotto il sole (Sironi, 3ª edizione 2011), la più completa, originale e definitiva monografia dedicata al rocker di Freehold.