L’Italia è un paese fatto di cieli, terre, acque, ombre, case, treni, necropoli, rifiuti.
Giulio Mozzi e Dario Voltolini hanno raccolto in questo libro nove testi che descrivono e raccontano luoghi del Nord e Centro Italia: Lignano e Monfalcone in Friuli, Carmignano in Toscana, il delta del Po, Sottomarina di Chioggia sulla Laguna di Venezia, Sassuolo in Emilia, e altri.
In ogni testo il lettore andrà incontro a un’avventura affascinante: quella dello sguardo che si fa scrittura e della scrittura che, nel tentativo di aderire a un luogo, a un cielo, a un campo, sembra quasi imitare la forma del luogo, del cielo e del campo.
Libro così realistico da risultare a tratti iperrealistico, Sotto i cieli d’Italia è anche una scommessa di scrittura. Ce la fa la lingua italiana – la lingua della letteratura, diversa dalle antilingue dell’economia o dell’urbanistica, della politica o dell’amministrazione – ad aumentare la nostra conoscenza dell’Italia? Delle case, dei viottoli, delle stazioni ferroviarie, delle piazzette postmoderne, dei greti, dei campi di cipolle, dei fiumi, delle trattorie, dei supermercati di quartiere? Sì.