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Perceber

Perceber
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Roma, 6 luglio 2000, mezzogiorno. In viale Trastevere un tram travolge un anziano passante tranciandogli la gamba destra, sotto gli occhi di Giovanni Migliore (giornalista freelance in crisi d’identità), Luigi Dodo (giovane medico, assillato da sogni inquietanti che hanno per oggetto due bambine, gemelle, ritrarre sulla copertina di un disco rock), Antonio Baldini (avvocato in pensione con più di una rotella fuori posto e in mente un fantomatico Piano che mira ad agire sulla città come se fosse un corpo vivo).

L’incidente rappresenta un punto di svolta nei destini dei tre uomini, che tortuosamente si incroceranno lungo tutto il romanzo. Tanto più che la gamba amputata misteriosamente sparisce, trasformando i testimoni in indagati. Il vecchio Baldini tenterà di mettere in atto il suo delirante Piano, imbattendosi, tra l’altro, nella mafia cinese e in una sconvolgente storia che ha per teatro una cittadina portuale spagnola, la Perceber del titolo, i cui abitanti, a partire dal XVI secolo, parlano in continuazione senza riuscire a fare nemmeno una pausa tra due parole. Il giovane dottor Dodo scivolerà lentamente dal sogno in una realtà terrorizzante, mentre il giornalista Migliore, sulle tracce del responsabile dell’incidente di viale Trastevere, resterà invischiato suo malgrado nella follia dei primi due.

Perceber è un chiassoso “romanzo eroicomico sul Nulla” in cui si combinano la Cabala e la pornografia, il rock e il Caffè-concerto, la psicanalisi e l’idealismo berkeleyano, il feng-shui e l’architettura futurista, la cronaca e il Mito.

Un mondo popolato di personaggi storici e letterari come Alessandro Magno, il cabalista Ashèr B. David, Copernico e la sua concubina, Mozart e Casanova, il marchese De Sade col suo maggiordomo Latour, Fregoli e il trio Lescano — nonché da rabbini, puttane, le statue parlanti di Roma, un preparatore mortuario, una famiglia di conciatori, un manovratore di lanterne magiche, una grancevola parlante... tutto ricompreso in un arco temporale che dai giorni nostri va a ritroso fino al 1233, anno di fondazione di Perceber, da dove si racconta che siano banditi il bianco, il silenzio e lo zero.

Autore

Leonardo Colombati è nato a Roma nel 1970. Il suo primo romanzo, Perceber (Sironi 2005), è stato salutato come uno degli eventi più significativi nella letteratura italiana contemporanea. Il secondo, Rio, è uscito nel 2007 per Rizzoli.
Redattore di «Nuovi Argomenti», collabora con «Il Giornale» e «Vanity Fair».